“Domenica scorsa è stata una giornata fantastica. Dopo la “giornata di solidarietà” organizzata per Unicosole da il Melograno OdV di Casazza, siamo ritornati a casa più amici tra noi e carichi, ancora più desiderosi di continuare il nostro impegno per i bambini del Madagascar.”
Domenico Albanese, fondatore dell’omonimo studio legale, è un avvocato civilista milanese con una “strana” passione: diffondere la scolarizzazione nei Paesi del Sud del mondo.
“Guarda, Antonio, non so se sia strana, sicuramente non è una passione, ma una missione. Così la sento io e la sentiamo tutti noi di Unicosole Onlus.”
Che cosa è e di cosa si occupa Unicosole?
“Siamo un’associazione che contribuisce allo sviluppo del sud del mondo, in particolare del Madagascar. Lo facciamo dal 2003, attraverso il sostegno alla scolarizzazione, la formazione e l’avviamento al lavoro di ragazzi.”
Cosa fate, in concreto?
“Per esempio, il 30 maggio, in occasione della festa del 60° anno di fondazione della scuola media di Ihosy, abbiamo consegnato loro 100 banchi, nuovi e robusti, in legno e metallo, costruiti grazie al nostro finanziamento.”
Cento banchi?
“Per noi qui in Italia sembra una piccola cosa. Ti assicuro che quando a gennaio abbiamo visto gli studenti fare lezione seduti per terra ci si è stretto il cuore. Allora abbiamo deciso di attivarci per risolvere la situazione. Sai perché?”
Posso immaginarlo, ma preferisco sentirlo da te…
“Abbiamo scelto di focalizzare la nostra azione sul costruire scuole “decenti” per dare una possibilità ai bambini che vivono lì, perché una istruzione ben fatta è la base per poter parlare di sviluppo. Le condizioni di miseria estrema in cui vivono molte famiglie finiscono per sacrificare lo studio dei piccoli: infatti senza mangiare i ragazzi sono talmente debilitati da non riuscire seguire le lezioni.”
Allora mi viene da dire che forse prima dei banchi era meglio dar loro da mangiare…
“Infatti noi siamo consapevoli che è importantissimo sostenere le mense scolastiche! Con il denaro che abbiamo raccolto dalle donazioni di chi ci sostiene abbiamo acquistato pane, latte e altri alimenti che i genitori preparano e gli insegnanti distribuiscono tra i banchi. La “cantine scolaire” è uno dei progetti di Unicosole che si ripete ogni anno in diverse scuole malgasce.
A proposito di genitori. Voi li coinvolgete nelle vostre iniziative oppure sono solo destinatari passivi dei vostri interventi?
“Siamo nati dall’intuizione di un missionario, padre Gianluigi Colombi, e i missionari non si limitano a fare opere di carità materiale e spirituale, ma puntano ad attivare la comunità. Noi adoperiamo lo stesso metodo. I genitori sono parte attiva nella costruzione, manutenzione e gestione delle “nostre” scuole.”
Puoi farmi qualche esempio?
“Con piacere. Quando realizziamo acquedotti per consentire agli abitanti di villaggi rurali di avere acqua corrente e potabile, i genitori si organizzano in comitati per la gestione e manutenzione dell’acquedotto stesso. Quando costruiamo nuove scuole o aule scolastiche, o interventi di manutenzione straordinaria, i genitori vengono coinvolti in prima persona contribuendo finanziariamente, o più spesso, partecipando direttamente anche alle attività di cantiere. Nella scuola elementare di Tanambao, villaggio rurale sulla sponda del fiume Ihosy, gli insegnanti sono tutti stipendiati dai genitori.”
Quanto prende un insegnante?
“Circa 15.000 ariary al mese, pari a poco più 3 euro, ma lasciami fare un ultimo esempio di come i genitori si attivano…”
Prego…
“Ad Analaliry, comune rurale, la scuola elementare è un edificio costruito nel 1961 ed è stato danneggiato dal ciclone Batsiray. Verrà costruito un nuovo edificio. Con i fondi di UnicoSole viene acquistato il materiale: lamiere, legname per tetto, porte, finestre, banchi, chiodi, viti, cerniere, ma la costruzione viene realizzata anche dai papà dei bambini.”
Possiamo dire che “meglio dare una canna e insegnare a pescare, che dare un pesce per un pasto” costituisce il fil rouge delle vostre attività?
“Hai colto il nostro spirito. Per questo motivo abbiamo costruito un grande allevamento di galline ovaiole. L’allevamento dà lavoro, dà da mangiare, e con l’utile si (auto)finanzia la casa di accoglienza.”
Quale casa di accoglienza?
“Con l’associazione locale Rainay gestiamo una casa di accoglienza a Fianarantsoa. Nella casa a tre piani, costruita anche grazie agli amici benefattori di Unicosole, siamo arrivati ad ospitare per l’intero anno scolastico più di 50 bambini provenienti spesso dalla Brousse, la campagna lontana dai centri abitati.”
Quindi operate assieme a realtà locali. Cosa credo utile e necessaria, dato che il Madagascar non è proprio dietro l’angolo, oltre che importante per attivare le energie del territorio…
“Sì, operiamo con partner locali: l’associazione malgascia “Rainay” è stata per diversi anni la nostra “longa manu” malgascia. Sempre più spesso attiviamo collaborazioni direttamente con le amministrazioni locali, interfacciandoci con sindaci, provveditori e direttori scolastici. In Italia collaboriamo con la rete della associazioni italiane V.I.M, Volontari Italiani per il Madagascar. Fare rete è utile e necessario e anche bello, perché ti fa conoscere persone animate dalla stessa passione.”
Come è possibile sostenere questa vostra opera educativa, poiché l’educazione è l’istruzione passano anche dal fare scuola in ambienti confortevoli?
“La via breve è fare una donazione sul nostro conto corrente bancario, IBAN IT80N0306953516100000005461 intestato a UnicoSole – ONLUS Via Roccolo 39 – 24068 Seriate (BG).”
La via lunga?
“L’aiuto più grande è quello di diventare nostri soci coinvolgendosi in questa iniziativa. Diventando membri attivi. Portando, direi donando, tempo, energie e idee. Sembra poco, ma è un grande seme di speranza, per il presente e per il futuro ed è bello coltivare questo seme. Ti arricchisce umanamente, ti fa apprezzare il tanto che noi abbiamo qui e che a volte finiamo per dare per scontato”.
Ultima curiosità. Il nome Unicosole deriva dal fatto che uno solo è il sole che splende sulla terra e quindi noi esseri umani dobbiamo sentirci tutti fratelli e quindi sostenerci a vicenda?
“Si. È proprio così. Tutte le mattine tutti gli abitanti della Terra sono illuminati e riscaldati dallo stesso sole. Noi desideriamo svegliare, coinvolgere e stimolare l’Amore con la A maiuscola che c’è in ognuno di noi affinché, come il sole, raggiunga tutti, in particolare chi si trova in zone del mondo meno fortunate delle nostre”.
Beh, allora ci salutiamo augurandoci che questo Unicosole continui a splendere per tutti…
“Certamente. Prima di salutarci, posso fare dei ringraziamenti?”
Prego…
“In primis voglio ringraziare te, la fondazione Pensiero Solido per l’attenzione che ci avete dedicato.
Un grazie a tutti i soci e benefattori di Unicosole.
“Un grazie alla Presidente Elide Longa e alla consigliera Graziella Ceccarini per il tempo, le energie e le idee che donano quotidianamente all’Associazione. Ma soprattutto un grazie ai bambini e al popolo del Madagascar per avermi donato degli occhiali speciali, consentendomi di vedere molti aspetti speciali di questo meraviglioso viaggio che è la Vita.”
Allora, buona vita.
Antonio Palmieri