Il Festival dell’Economia Circolare delle Competenze è un momento di comunicazione, condivisione e mobilitazione.
Gli obiettivi del Festival:
• comunicare in modo visibile e mirato l’esistenza di un insieme di realtà profit e non profit che praticano l’Economia Circolare delle Competenze al proprio interno e/o nei rapporti con i propri referenti esterni;
• fare in modo che le realtà presenti al Festival si conoscano tra loro, per darsi reciprocamente forza e per iniziare a condividere possibili sinergie;
• mobilitare attraverso le giornate del Festival e attraverso la comunicazione che lo precede e lo seguirà altre persone e organizzazioni
affinché decidano di mettersi in gioco, scommettendo sul futuro.
Se vuoi essere con noi venerdì 9 pomeriggio e sabato 10 maggio mattina a Parco Center iscriviti qui: https://www.eventbrite.it/e/festival-delleconomia-circolare-delle-competenze-tickets-1303970975289?aff=oddtdtcreator
Presenteremo esperienze provenienti da tutta Italia, attive non solo nel nostro Paese ma anche in Africa e in Medio Oriente.
Ospiteremo nella mattinata e per metà pomeriggio del 9 maggio
“Mondoinnovazione”, evento del circuito di moneta complementare Linx dedicato alla circolarità, alle innovazioni, alla sostenibilità aziendale e alle startup.
Saremo in streaming sul nostro canale Youtube e su Ansa.it, formiche.net, Tiscali, economyup.it e ItalpressTv.
Il Festival non finisce sabato 10 maggio. Attraverso il nostro sito ridando.it continueremo ogni settimana a presentare le realtà che saranno state presenti al Festival, seguiremo e comunicheremo le loro nuove iniziative e continueremo la mappatura della “galassia” dell’Economia Circolare delle Competenze.
In questo nostro tempo complesso ma affascinante, le storie concrete ben raccontate hanno la capacità di generare speranza concreta e operosa, una invidia sana e costruttiva che spinga a chiedersi: perché non posso farlo anch’io?
Questa urgenza all’azione personale è l’antidoto al cinismo e alla rassegnazione che impediscono a molti adulti e a molti giovani di mettersi in moto e attivare le proprie competenze.
Si tratta di abbandonare un individualismo senza futuro, per abbracciare la “modalità del noi”, nella quale le doti e la qualità di ogni persona trovino accoglienza e valorizzazione. La complessità e la novità dei tempi di grande trasformazione tecnologica, ambientale, sociale e geopolitica richiedono questo. Non è utopia. È sano realismo.