Africa, terra di innovazione digitale

“Il Kenya ha tutte le potenzialità per diventare un hub agricolo centrale per l’economia africana”, dice Mario Molteni, CEO di E4Impact. Che promuove un programma di accelerazione per startup agritech nel Paese africano

di Antonio Palmieri

La tecnologia solidale è per definizione globale. Per questo motivo torno a parlare di Africa e innovazione digitale e sociale.

“Il Kenya ha tutte le potenzialità per diventare un hub agricolo centrale per l’economia africana. Siamo felici di poter continuare a dare il nostro contributo al raggiungimento di questo obiettivo”.  Così il prof. Mario Molteni, CEO di E4Impact e delegato dell’Università Cattolica ai rapporti con le Imprese, introduce la seconda edizione del programma di accelerazione per le startup dell’agroalimentare in Kenya, promosso da O-Farms, in collaborazione con E4Impact Accelerator, l’acceleratore della Fondazione E4Impact, che promuove programmi di imprenditoria a forte impatto sociale in Africa.

O-Farms è un acceleratore di PMI innovative del settore agricolo in Africa orientale, finanziato da IKEA Foundation. E4Impact Accelerator è l’acceleratore avviato nel 2018 a Nairobi dalla Fondazione E4Impact, grazie al contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). Opera per sviluppare startup e PMI locali attraverso formazione personalizzata, partnership con imprese italiane, accesso ai nostri mercati, servizi professionali e supporto nel fundraising.

Il nuovo programma consentirà per due anni a dieci startup keynote di approfondire la circolarità del settore agroalimentare e lo sviluppo di modelli imprenditoriali innovativi per introdurre principi di sostenibilità all’interno del business e così ridurre gli sprechi e creare nuovi posti di lavoro.

“Puntare sulla circolarità del settore agroalimentare – precisa Molteni – è più che mai strategico. Questa innovazione permette di aumentare il livello di indipendenza alimentare della zona e di creare allo stesso tempo un impatto positivo sia in termini di sostenibilità ambientale tramite la riduzione degli sprechi, che in termini sociali, creando posti di lavoro”.

Le startup selezionate saranno inserite in contesti che favoriscano le opportunità di networking, per poter presentare il proprio progetto a investitori e stakeholder. Due di loro godranno di una sovvenzione di avviamento fino a 50.000 euro.

Come detto all’inizio, la tecnologia solidale è per definizione globale e l’Africa è un continente fondamentale per il presente e il futuro del mondo. Approfondiremo tutto questo mercoledì 5 aprile pomeriggio, al Teatro dei Filodrammatici di Milano in una delle sessioni di “Permacrisi? No, permacambiamento!”, evento organizzato dalla Fondazione Pensiero solido.

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