L’albero custode che ci protegge tutti…

“Il libro è la sintesi fiabesca dei primi anni di attività. Ho voluto riassumere tutte le attività e il progetti realizzati con un linguaggio accessibile e universale come quello della fiaba al fine di arrivare a diffondere il contenuto a più persone possibili. È il nostro biglietto da visita. È inoltre un ponte tra il nostro passato e un futuro ancora da scrivere ma tracciato nelle linee essenziali che caratterizzano il modus operandi.”

Con queste parole Giancarlo Cicchetti presenta “L’albero custode”, il libro cui ha lavorato per più di un anno. Insegnante di sostegno, nato 47 anni fa a Casale Monferrato, Cicchetti si è formato a Milano e ora vive in lavora in Puglia, Locorotondo, in provincia di Bari.
Professor Cicchetti, lei nel 2020 in piena emergenza sanitaria per il Covid-19, ha creato il Progetto di inclusione scolastica e sociale denominato “Gruppo Amico di Davide”…

“Sì, con il lockdoown e la conseguente chiusura della scuola siamo partiti come progetto di didattica inclusiva da remoto, tramite un gruppo Facebook per continuare a distanza il percorso di didattica speciale di un alunno autistico, Davide.”

Quindi a fine 2020 siete diventati una associazione di volontariato per realizzare progetti per persone con disabilità…

“Il progetto iniziale si era ampliato e aveva coinvolto il territorio circostante in cui la scuola è inserita: la Valle D’Itria. Si è quindi, trasformato in un progetto d’inclusione sociale di persone con svantaggio.

Quali motivazioni l’hanno spinta a mettersi in gioco, andando oltre il suo compito di insegnante?

“La disabilità psichica e relazionale ha sempre destato la mia curiosità e interesse in quanto le persone in questa condizione hanno comportamenti non omologati e di assoluta originalità. In un mondo sempre in fermento per un bisogno di affiliazione e di socialità, le persone con autismo rappresentano un modello di vita alternativo che io ho voluto estremizzare…”

Infatti lei li definisce supereroi emotivi. Un pò forte, in effetti…

“Il pregiudizio e l’ansia di approvazione sociale delle persone “normali” mi ha sempre spinto ad indagare e a trovare situazioni di vita vissuta con i ragazzi che definiamo speciali. Di speciale hanno proprio il loro atteggiamento, che si può definire risolto e appagato nei confronti della vita.”

Eppure a vedere da fuori, non sembra proprio così tutto rose e fiori…

“Certamente vi sono grandi difficoltà, per loro è per le loro famiglie, però sono capaci di farci riscoprire l’essenziale, che troppo spesso è davvero “invisibile agli occhi”. Viviamo un tempo in cui l’individualismo e il relativismo stanno soffocando la ricerca della verità, invece di impegnarci con la vita fuggiamo dall’esistenza, ingolfandoci di attività e aggiungendovi inutilità e futilità sempre più alienanti.”

Per questo lei ha scritto il Manifesto dei 5 Super Poteri di una persona con disabilità?

“Il messaggio delle persone in condizione di autismo è di una semplicità che spaventa. Questa semplicità l’ho declinata nei cinque poteri delle persone disabili, che sono: 1. Liberi da omologazioni, non hanno maschere o pregiudizi. 2. Maestri di autenticità, non conoscono la mimetizzazione opportunistica. 3. Scevri dall’ossessione del possesso. 4. Cercatori felici di doveri. 5. Super eroi di umanità.”

Torniamo al libro “L’albero custode”. Perché usare una fiaba come strumento di racconto della vostra attività?

“Una storia fantastica è il modo migliore per raccontare che dalle crisi possono nascere delle grandi opportunità, per combattere contro chi non intende costruire una società libera e di progresso per tutti e per ciascuno, in cui chiunque può esprimersi e creare valore.”

Propositi bellicosi. Eppure lei sembra una persona mite…

“Mite non significa remissivo.”

Giusto. Nel libro, nella fiaba, però, il mostro è il virus…

“Il coronavirus è il mostro che ha dato visibilità a tutta una serie di derive già in atto nella nostra società: l’isolamento digitale, i rapporti sociali deprivati di relazione vera, odio dilagante, soprattutto sulla rete ecc. Il covid ha tolto il velo d’ipocrisia a quanto di negativo l’uomo aveva creato. Il mostro del Covid svela la negatività che è in atto, soprattutto per Davide, il ragazzo più fragile di tutti, il pericolo per lui è elevatissimo. Come in tutte le Fiabe che si rispettano l’eroe che combatte il mostro incontra per strada degli alleati. Uno di questi è l’albero custode, che protegge tutti coloro che gli stanno vicino e non intendono piegarsi alle negatività.”

Dove è possibile trovare il libro?

“Il libro è reperibile presso gli store online oppure inviando una mail a info@quorumedizioni.it. È possibile inoltre un acquisto diretto inviandoci una mail a: amicodidavide00@gmail.com oppure un messaggio whatsapp al numero 3394568412.

Oltre al libro, quali sono i prossimi obiettivi della vostra associazione?

L’obiettivo a medio termine è la realizzazione di un cohousing urbano/rurale, per dare una risposta di autonomia protetta di natura abitativa e sociale a un gruppo ristretto di giovani in condizione di autismo e di svantaggio. L’associazione intende realizzare con risorse private il primo nucleo “zero” e avviare contestualmente la gestione immobiliare e sociale creando la figura dell’“Amico Grande”.
Per questo vorrei stringere alleanze e sinergie con istituzioni e aziende interessate a promuovere e diffondere in tutti i contesti possibili il modello di vita del cohousing urbano/rurale replicando la buona pratica che stiamo avviando in fase sperimentale. Naturalmente mantenendo fermo il principio della massima sostenibilità economica, sociale, ambientale.”

Altre storie